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["...] Io penso che l’artista in nessuna società è libero. Essendo schiacciato dalla normalità e dalla media di qualsiasi società dove egli viva, l’artista è una contestazione vivente. Rappresenta sempre l’altro di quell’idea che ogni uomo in ogni società ha di se stesso. Un margine anche minimo, magari non lo si può neanche misurare, di libertà, secondo me, c’è sempre. Non so dirti fino a che punto questa sia libertà o non lo sia. Ma, certo, qualcosa sfugge alla logica matematica della cultura di massa, ancora per adesso."

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Dalle 'Conversazioni con Gideon Bachmann' nel set di Salò in Pier Paolo Pasolini. Polemica politica potere.

Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975)

Titolo originale: Salò o le 120 giornate di Sodoma

Paese di produzione: ItaliaFrancia

Anno: 1975

Durata: 145 min (original cut)
117 min (versione rimontata e distribuita)
111 min (versione italiana censurata)

Genere: drammatico

Regia: Pier Paolo Pasolini

Soggetto: Pier Paolo Pasolini (da Le 120 giornate di Sodoma del Marchese de Sade e dagli scritti di Roland Barthes e Pierre Klossowski)

Sceneggiatura: Pier Paolo PasoliniSergio Citti,
Pupi Avati (collaboratori non accreditati)

Produttore: Alberto GrimaldiAlberto De Stefanis,
Antonio Girasante (ultimi due non accreditati)

Fotografia: Tonino Delli Colli

Montaggio: Nino BaragliTatiana Casini Morigi,
Enzo Ocone

Effetti speciali: Alfredo Tiberi

Musiche: Pier Paolo PasoliniEnnio Morricone

Scenografia: Dante Ferretti

Costumi: Danilo Donati

Pier Paolo Pasolini nelle riprese di Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) © Deborah Beer

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Si gira Salò...

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