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Immagine del redattoreCittà Pasolini

Agamben riscopre "I turcs" di Pasolini


“Di teatro ho scritto una commedia in un atto «La Morteana» (il titolo è ricavato da un verso del Colloredo); e un dramma «I Turcs tal Friùl». Il primo verrà prossimamente recitato dalla mia piccola Compagnia dell’Academiuta, qui a Casarsa; il secondo, che è forse la miglior cosa che io abbia scritto in friulano, giace in un cassetto e vi giacerà non so per quanto.”

Così Pier Paolo Pasolini si confidava con Gianfranco D’Aronco, in una lettera spedita da Versuta alla fine di novembre del 1945. Questo straordinario testo teatrale ha visto la luce solo dopo la sua morte nel 1976 per volontà dell’amico Luigi Ciceri, in concomitanza con la prima messa in scena avvenuta a Venezia, nella chiesa di San Lorenzo, nel novembre di quell’anno.

Ora «I Turcs tal Friùl» tornano in una nuova bellissima edizione con Quodlibet, per volontà di Giorgio Agamben, uno dei più noti e influenti pensatori contemporanei, che inaugura con questo testo una collana dedicata alla poesia in dialetto intitolata Ardilut, riprendendo il simbolo ideato da Pasolini per la sua “Academiuta di lenga Furlana”.


L’opera verrà presentata in anteprima su iniziativa del Centro Studi Pier Paolo Pasolini Casarsa della Delizia il 25 MAGGIO 2019 ALLE ORE 18.00 a Casarsa, presso la Chiesa di Santa Croce (Glisiùt), in Via XI Febbraio. Interverranno Giorgio Agamben e il poeta friulano Ivan Crico; il moderatore dell’incontro sarà Mario Brandolin, giornalista e critico teatrale. Luca Altavilla, attore friulano cresciuto a San Giovanni di Casarsa, leggerà alcuni brani dei Turcs.

L’edizione proposta ora da Giorgio Agamben si avvale di ben due diverse traduzioni del testo: una letterale, in prosa, curata da Graziella Chiarcossi che ha anche rivisto la grafìa utilizzata nelle precedenti edizioni, ed una in versi liberi affidata a Ivan Crico.

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