Pier Paolo Pasolini scrive una lettera a Silvana Mauri il 27 gennaio 1950, prima di lasciare la casa si Casarsa con sua madre. Susanna e Pier Paolo lasciano il Friuli verso Roma. Il giorno dopo, un 28 gennaio 1950, in una mattina glaciale, arrivano alla stazione Termini.
Sarà questo, un viaggio esistenziale con enormi ripercussioni nell'opera dell'autore.
Pier Paolo Pasolini con sua madre, Susanna (1962) © Vittorio La Verde/ Riproduzione riservata
Tu non sai a cosa sia ridotta mia madre. Io non posso più sopportare di vederla soffrire in questo modo disumano e indicibile. Ho deciso di portarla domani stesso a Roma, all'insaputa di mio padre, per affidarla a mio zio; io non potrò stare a Roma, perché mio zio mi ha fatto capire che non può tenermici, ma spero che per mia madre la cosa sarà diversa. Da Roma non so dove andrò, forse a Firenze; come vedi sono in ben tristi frangenti.
Se dunque vorrai scrivermi qualcosa, il mio indirizzo per qualche giorno almeno, sarà: presso Gino Colussi, via Porta Pinciana, 34 Roma. Poi non so dove andrò ne cosa farò; la mia vita è a una svolta più che decisiva.
Pier Paolo
Lettera a Silvana Mauri in Pasolini. Lettere (1940-1954), Einaudi (1986)
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